
L'energia rinnovabile ....
L'importanza dell'energia rinnovabile ...
“Il viaggio verso il Duemila parte dalla questione dell’energia. Le fonti di energia sono il motore della società e contribuiscono in diversa misura ai nostri bisogni. Immaginate di impiegare un ora per leggere un articolo alla luce di una comune lampadina ad incandescenza. Per 27 minuti ad illuminarvi sarà un derivato del petrolio bruciato in qualche centrale termoelettrica. Per 12 minuti energia idroelettrica, e, in minima parte, geotermica. Per 6 minuti metano e per 5 carbone. Le fonti alternative (vento, sole) non coprono neppure qualche secondo della nostra ora di lettura. Ai 10 minuti rimanenti provvederà energia nucleare, importata in prevalenza dalla Francia.”
Così, nel 1994, scriveva Tullio Regge, all’epoca docente al Politecnico di Torino, considerato uno dei grandi scienziati del XX secolo nel campo della relatività generale, sul problema energetico italiano, in una pubblicazione dedicata alla situazione del mondo all’inizio del nuovo millennio. Ricordiamo che l’energia per la produzione di energia elettrica è solo una quota parte (circa il 34% in Italia nell’anno 1994) della energia consumata. La rimanente è utilizzata per la maggior parte per i trasporti e per uso termico diretto.
Nell’ultimo decennio l’impiego del petrolio è diminuito mentre è notevolmente aumentato l’uso del carbone e le energie rinnovabili sono cresciute di poco; al riguardo bisogna però ricordare che queste ultime comprendono le energie idroelettriche e geotermiche; le percentuali rispetto al totale delle rinnovabili in Italia nel 2004 sono: idroelettrica circa il 77%, geotermica circa 10%, eolica 3,3%, fotovoltaica 0,05%, altro 10%.
Tuttavia il solo aspetto quantitativo non è il punto più significativo da porre in evidenza. L’esame delle fonti di energia è un capitolo, ovviamente di primaria importanza, del più vasto problema dell’ambiente terrestre ed è proprio nel differente approccio ad esso che si evidenzia la differenza concettuale tra le valutazioni del 1994 e quelle odierne. Venti anni fa si poneva l’accento sulla necessità di disporre di quantità sempre crescenti di energia per i consumi mondiali, dovuti a motivi ben noti. Attualmente le trasformazioni ambientali si sono imposte come un problema che non può più essere eluso e solo abbastanza recentemente è stato dimostrato in modo inoppugnabile che la causa antropica del cambiamento climatico è preponderante. I climatologi sono oggi sicuri che le attività umane stanno riscaldando pericolosamente le terra e ciò è stato dimostrato adottando i più elevati standard scientifici per verificare le loro asserzioni. L’ente internazionale IPCC (International Panel on Climate Change) nel febbraio 2007 ha pubblicato un rapporto in merito, ponendo in evidenza che un ulteriore aumento climatico indotto dall’uomo è alle porte. “Il futuro, in particolare a lungo termine, è in gran parte nelle nostre mani: l’intensità del cambiamento dipende da quello che faremo riguardo alle emissioni di gas serra (anidride carbonica, metano, ossido d’azoto, idrocarburi idrogenati).” Il concetto di “forzante radiativi” [W/m2] è utilizzato dai climatologi per quantificare l’effetto che le concentrazioni di gas serra producono sul clima; un forzante positivo induce il riscaldamento, un forzante negativo un raffreddamento.
Una seconda constatazione, in pratica universalmente accettata, è che non esiste un’unica strada per vincere la sfida energetica, ma il problema deve essere affrontato con l’adozione di un complesso di misure (risparmio generalizzato, aumento dei rendimenti di produzione e trasporto dell’energia, ricorso a fonti rinnovabili, ricerca e realizzazione di nuove fonti energetiche) internazionalmente accettato e perseguito da tutti i paesi del mondo.
Diverse società italiane, in particolare alcuni settori delle piccole e medie industrie, negli ultimi anni hanno realizzato che il settore energie rinnovabili può rappresentare una grande opportunità industriale per il futuro e hanno investito in questa scommessa.
Riportiamo una esemplificazione nel settore della produzione di energia rinnovabili con l’utilizzazione della energia eolica, che attualmente è in via di notevole sviluppo. Anche l’utilizzazione dell’energia solare (nelle tre applicazioni di scambio termico diretto,impianti a concentrazione, conversione fotovoltaica) potrebbe fornire esempi interessanti, che qui non possiamo riportare per ragioni di spazio.
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